MENU
Cerca
Close this search box.

Un’esperienza immersiva, tra birra e tradizione, alla Guinness Storehouse, Dublino

La Guinness Storehouse è il museo aziendale dell’omonima famosa azienda irlandese ireland-531137_1920produttrice di birra e l’attrazione più visitata non solo della città ma dell’intero stato con gli oltre 1,5 milioni di visitatori all’anno. Si trova nel centro della capitale irlandese all’interno di St. James’s Gate Brevery: nel 2000 i sette piani di questo edificio sono stati ristrutturati al fine di ospitare un percorso espositivo interamente dedicato alla Guinness mentre l’esterno è stato trasformato e ha assunto la forma di una pinta di birra così da essere facilmente riconoscibile. Il museo è aperto tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 19.00; l’orario viene esteso durante le festività e i mesi estivi. Il costo del biglietto intero è 18 Euro ma può variare a seconda della fascia d’età dell’utenza e dell’utilizzo di altre modalità di acquisto.

L’esperienza di visita di questo museo è molto coinvolgente: pannelli informativi, locandine pubblicitarie, fotografie, strumenti di produzione e oggetti posizionati lungo il percorso conducono alla scoperta della storia di questa famosa azienda e del processo di produzione della birra Guinness mentre esperienze olfattive, degustazioni e laboratori coinvolgono e rendono partecipe in prima persona il visitatore, che impara così ad apprezzare questo prodotto della tradizione irlandese.

industrial-1817902_1920Il percorso espositivo si articola su sette piani. Il primo esplora le materie prime usate nella produzione della birra (acqua, orzo, malto, luppolo e lievito) e la storia dell’azienda e del suo fondatore Arthur Guinness. Il secondo è interamente dedicato alla scoperta del processo produttivo e accoglie gli antichi macchinari utilizzati oltre che il tasting laboratory dove i visitatori possono imparare a gustare, e non semplicemente bere, la birra Guinness. Il terzo piano ripercorre la storia dell’affermazione commerciale del brand attraverso un percorso multisensoriale che mostra vecchie locandine pubblicitarie e le più moderne campagne televisive. Il quarto è dedicato all’esperienza: il visitatore può partecipare- prenotando però con anticipo- alla Connoisseur Experience, nel corso della quale conosce le caratteristiche delle differenti tipologie di birra e le può degustare; oppure può prendere parte alla Guinness Academy, una vera e propria lezione per imparare a spillare correttamente la birra Guinness ed ottenere così l’attestato di Master Brewer. Il quinto piano ospita la Brewers’ Dining Hall, ristorante ispirato alle antiche sale da pranzo dell’edificio dove il visitatore può degustare i piatti della tradizione irlandese oltre che specialità insaporite dalla birra Guinness. Il settimo ed ultimo piano ospita il Gravity Bar, che permette al visitatore di godersi il bellissimo panorama sulla città sorseggiando una pinta omaggio di Guinness compresa nel biglietto di ingresso. A corredo dell’esperienza di visita è possibile acquistare memorabilia e idee regalo oltre a bottiglie di birra Guinness personalizzate.

Il successo di questo museo risiede anche nella sua capacità di comunicare efficacemente e quindi attrarre il potenziale visitatore. Il portale ufficiale non solo offre le informazioni base (costi, orari, accesso, …) e la possibilità di acquistare biglietti ma consente di visitare virtualmente tutti i piani dell’edificio. L’utente può conoscere cosa andrà a visitare attraverso immagini e spiegazioni, scegliere se partecipare o meno ai laboratori e prenotarli, sapere se e cosa si può mangiare,… può inoltre scaricare materiali utili che lo accompagneranno nel corso della visita, quali, ad esempio, guide e audioguide. L’importanza della comunicazione e dell’interazione con l’utente e potenziale visitatore viene testimoniata anche dalla presenza massiccia sui social media, quali Facebook (112.065 “Mi piace”), Twitter (10.600.000 “Follower”), Instagram (8.382 “Seguaci”) e Youtube (1.398 iscritti) (dati Giugno 2016).

Per visitare il portale ufficiale della Guinness Storehouse clicca qui.