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Nasce il marchio di qualità The Grand Wine Tour

The Grand Wine Tour è un marchio di qualità destinato alle aziende vitivinicole che adottano standard di eccellenza nell’accoglienza enoturistica. Il suo nome fa riferimento al Grand Tour, il viaggio formativo, artistico e culturale che i giovani nobili erano soliti intraprendere a partire dalla fine del XVII secolo in Europa, e in particolare in Italia. Soggiorni in luoghi meravigliosi ed accoglienza di alto livello erano i tratti che accomunavano le esperienze del Grand Tour; gli stessi elementi oggi si ripropongono in chiave moderna per The Grand Wine Tour, progetto che si propone di far incontrare la cultura del vino e quella dell’ospitalità.

The Grand Wine Tour costituisce un marchio di qualità che definisce e valuta in modo strutturato, condiviso e oggettivo i servizi turistici del settore vinicolo. Ciò è stato possibile grazie all’impegno di 19 importanti aziende vitivinicole, accomunate dal desiderio di investire nella promozione dell’enoturismo di alta qualità, che hanno creato un’associazione dedicata a tale scopo.

Per definire e promuovere al meglio il marchio e i suoi standard, l’associazione ha redatto due documenti fondamentali: il Manifesto e la Carta della Qualità.

Il Manifesto di The Grand Wine Tour è il decalogo condiviso da tutte le aziende aderenti. Si tratta di un documento in dieci punti che sancisce, in modo chiaro e inequivocabile, i presupposti per l’utilizzo del marchio e l’unità di intenti che anima e lega ognuna delle realtà vinicole presenti.

La Carta della Qualità determina una serie di parametri che le aziende vinicole devono necessariamente rispettare per poter utilizzare il marchio di qualità TGWT. La Carta è uno strumento che attraverso 50 criteri precisi divisi in tre sezioni di valutazione (tour e tasting, ristorante e ospitalità, vino) sancisce l’idoneità di ciascuna realtà produttiva ad aderire all’associazione e, di conseguenza, a utilizzare il marchio. È, questa, una novità assoluta nel panorama enoturistico italiano: una misura oggettiva della qualità dell’accoglienza, definita con l’attribuzione di punteggi ponderati che, sommati, definiscono una soglia minima al di sotto della quale non è possibile l’accesso al progetto.

L’associazione The Grand Wine Tour ha predisposto, a ulteriore conferma dell’importanza dei parametri qualitativi fondamentali, un Organo Tecnico per la verifica della conformità di ciascuna azienda alla Carta della Qualità.  La valutazione dell’idoneità viene effettuata con la collaborazione della Prof.ssa Roberta Garibaldi: tra i suoi compiti rientrano ispezioni in cantina, verifiche dei servizi offerti e valutazione dell’idoneità delle strutture ricettive; è prevista inoltre l’organizzazione di giornate di formazione dedicate agli hospitality manager sia delle cantine già presenti all’interno del progetto, sia dei nuovi ingressi.

 

Le cantine che oggi aderiscono all’associazione e utilizzano il marchio sono 19, e il numero è in costante aumento. Dall’Italia del nord alle regioni del sud, ecco l’elenco:

In Piemonte Ceretto, Coppo, Tenuta Carretta, Michele Chiarlo, Cascina Chicco, Travaglini, Villa Sparina.

In Veneto Bortolomiol, Col Vetoraz, Zenato, Inama.

In Emilia Romagna Umberto Cesari.

In Liguria Lunae e Poggio dei Gorleri.

In Toscana Altesino, Fattoria Le Pupille e Sapaio

In Lazio Casale del Giglio

In Campania Feudi di San Gregorio

 

Maggiori informazioni su: www.thegrandwinetour.com

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