Matthew J. Stone, Università di California, Chico (USA)
Il turismo enogastronomico è in costante evoluzione ed espansione. Oggi sempre più numerose sono le distillerie aperte al pubblico, non è quindi necessario recarsi nelle aree dove si trovano le aziende più note al pubblico – come nel caso del Kentucky (USA). Piccole e grandi città di tutti i continenti hanno creato itinerari turistici a tema cibo, vino, … si pensi, ad esempio, al Concord Taco Trail (Concord, California, USA). La birra è diventata un fenomeno mondiale anche grazie ad eventi di grande impatto come il Birritalia Festival a Padova.
In tutte queste espressioni (ed attrazioni) del turismo enogastronomico si ravvisano delle tendenze comuni.
L’attenzione all’immersione nella cultura locale, non solo e non più all’autenticità. I viaggiatori vogliono sì gustare le tipicità ma anche – e soprattutto – vivere il territorio e la sua enogastronomia. Si pensi, ad esempio, ai tour all’interno dei mercati agroalimentari dove è possibile acquistare i prodotti locali insieme alla gente del luogo, così come ai piccoli ristoranti frequentati da chi ci vive.
Con la fine (ormai ufficiale) della pandemia, le persone non vogliono perdersi alcuna possibilità di viaggiare ed esplorare nuovi luoghi e culture. Peter Greenberg, noto giornalista e vincitore di un Emmy, ha evidenziato una sempre maggiore attenzione da parte dei consumatori all’acquisto di esperienze al posto di prodotti e beni materiali. Non è quindi un caso che oggi si parli sempre più spesso di un turismo di «rivincita» (revenge travel) per indicare la crescente richiesta di viaggi e di esplorazioni. I dati indicano che la domanda è alta, l’offerta tende a saturarsi rapidamente ed i prezzi aumentano. E le prospettive prevedono un rafforzamento di questo trend anche per via della forte ripresa dei viaggi da parte dei turisti cinesi.
I viaggi di lusso stanno vivendo un momento di grande ripresa. L’andamento economico degli ultimi anni ha, purtroppo, danneggiato ampie fasce della popolazione ma anche portato vantaggi ad alcuni. Le esperienze extra-lusso sono molto richieste, e per alcune non c’è un prezzo che si possa definire troppo alto. Ciò significa che le destinazioni che possono e vogliono puntare su questo segmento di nicchia sono chiamate a creare qualcosa di unico, facendosi supportare dagli intermediati attivi nel settore per promo-commercializzare questa offerta. Non è quindi più possibile offrire gli stessi seppur eccellenti ristoranti di dieci anni fa…
Dopo essersi concentrata per anni sui Millennials, l’industria dei viaggi sta iniziando a porre una particolare attenzione al segmento dei senior, i quali hanno tendenzialmente di un’alta propensione alla spesa. Greenberg evidenzia che gli over 60 rappresentano un grande bacino, sia in termini numerici (sono oltre un terzo di tutti i turisti) che per caratteristiche (hanno una grande voglia di viaggiare).
Fra i trend che stanno emergendo figura il crescente interesse per le destinazioni meno note. Oggi i grandi centri urbani sono saturi ed i prezzi in forte crescita, ragion per cui i turisti sempre più spesso ricercano alternative di viaggio. Vi è inoltre da sottolineare come le destinazioni più note sono spesso già state visitate: tantissimi italiani e stranieri hanno già visitato Venezia e Roma, probabilmente non sono mai stati a Bergamo o a Torino.
Questi luoghi offrono inoltre nuove esperienze e storie da raccontare. Si pensi, ad esempio, agli americani amanti del vino. Questi, pur continuando ad amare la Napa Valley, desiderano visitare regioni meno popolari e/o in ascesa per condividere le proprie esperienze con amici e parenti. La Toscana è famosa in tutto il mondo, ma quanti turisti americani hanno sentito parlare o hanno visitato le Marche o Reggio Emilia? La Slovenia grazie all’efficace campagna promozionale «Taste Slovenia» ha saputo attirare i food e wine lovers desiderosi di scoprire una cultura enogastronomica nuova e ancora poso conosciuta. Oggi Netfix e Amazon suggeriscono film, libri, … in base ai gusti dei propri clienti. Nel viaggio avviene lo stesso: se ad una persona è piaciuta Copenaghen, perché non consigliargli di visitare Helsinki? Analogamente chi ha apprezzato Praga potrebbe recarsi a Vilnius.
Infine, i turisti oggi vogliono esperienze personalizzate o esclusive da raccontare ad amici e parenti. Sebbene abbiano un prezzo superiore, queste permettono di immergersi appieno nella cultura del luogo, come avviene nel caso di tour enogastronomici in città o quartieri meno noti (ma allo stesso modo attrattivi) o attività in cantina che vanno al di là delle semplici degustazioni con visita. Un esempio viene dalla California, e nello specifico dall’azienda «Del Dotto Estate Winery & Caves»: qui è possibile svolgere un tour in grotta dove fare degustazioni di vino direttamente dalla botte; i partecipanti possono poi acquistare i vini imbottigliati della botte da loro preferita.
Nel prossimo futuro le destinazioni e gli operatori del turismo enogastronomico dovranno valutare quali di queste tendenze potranno sfruttare a proprio vantaggio per attrarre i turisti di oggi.
|CASI STUDIO
Esperienze di lusso, coinvolgenti e al di fuori dei sentieri battuti. Abercrombie & Kent vende un esclusivo tour culturale a bordo di un jet privato di 23 giorni a partire da oltre $150.000 a persona. In passato queste tipologie di tour toccavano mete di grande popolarità, come Parigi, Londra, Egitto e il Taj Mahal. La proposta di Abercrombie & Kent, al contrario, porta alla scoperta del Bhutan, di Abu Dhabi, del Giappone e della Sicilia con esperienze culturali uniche legate anche all’enogastronomia, come tour di street food in Sicilia, pranzi e cene in case da tè in Uzbekistan.
Esperienze di lusso, esclusive e al di fuori dei sentieri battuti. La compagnia da crociera Silversea Cruises che opera nel segmento del lusso organizza eventi culinari esclusivi. Il noto chef Rasmus Fisher ospita i passeggeri della crociera in una fattoria biologica danese e tiene un corso di cucina sul tema dell’innovazione gourmet. Masterclass simili vengono organizzate per i clienti della Silversea Cruises anche da parte di Catherine Fulvio (in Irlanda) e Daniel Madsen (in Norvegia). La compagnia propone inoltre escursioni enogastronomiche in destinazioni meno note come Klaipeda (Lituania), Riga (Lettonia) e Belfast (Irlanda).
Destinazioni secondarie, esperienze uniche e informali. La città di Columbus nell’Ohio (USA) offre ai propri visitatori itinerari enogastronomici che possono percorrere in autonomia. Tra questi vi è il «Columbus-style Pizza Trail» che porta i turisti a scoprire i luoghi e degustare alcune delle specialità della pizza locali; grazie al «passaporto», recandosi in queste pizzerie è possibile ottenere il timbro e alla fine ricevere premi esclusivi. Fra gli altri percorsi vi sono anche «Columbus Coffee Trail» e il «Columbus Ale Trail» che hanno anche gadget dedicati.