Perchè la ricerca?
Dal 2015, anno in cui si è svolto il primo Forum Mondiale sul Turismo Enogastronomico, l’Organizzazione Mondiale del Turismo – UNWTO pone l’accento sulla necessità di aumentare il livello di conoscenza delle dinamiche della domanda così come dell’offerta, che si caratterizzano per la costante e rapida evoluzione. Stimolando quindi tutti gli attori in gioco a dotarsi di strumenti in grado di coglierne i cambiamenti e indicare le possibili strategie.
È da questa necessità che è nato il «Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano», lavoro che restituisce un quadro aggiornato e affidabile della situazione nel nostro Paese e nel mondo nell’intento di fornire alle istituzioni e agli operatori del settore uno strumento di supporto nelle decisioni di politica turistica e allo sviluppo di proposte in grado di soddisfare il turista contemporaneo.
La ragione per cui è prezioso avere a disposizione informazioni dettagliate e aggiornate è molto semplice: come è possibile offrire esperienze memorabili se non si ha chiaro cosa vogliono i turisti e cosa il territorio può offrire?
Nel processo di marketing turistico, la fase di analisi rappresenta il primo passaggio chiave per una corretta pianificazione delle attività e l’allocazione di un budget adeguato. Questa consiste nella raccolta e nell’interpretazione di dati statistici e informazioni relative:
- alla domanda di turisti (attuale e potenziale), ossia motivazioni, preferenze, attitudini e comportamenti, oltre il profilo sociodemografico;
- alle risorse di cui dispongono e che caratterizzano il territorio e l’azienda, sia materiali che immateriali.
Non sempre chi opera nel settore ha la possibilità – economica, di tempo e di risorse – per avviare studi e ricerche. Le informazioni e i dati statistici messi a disposizione sul web dagli enti turistici rappresentano una fonte utile, a basso costo e facile da utilizzare, e possono fornire suggerimenti e spunti per una migliore comprensione del turista e del contesto.
Monitorare queste informazioni in modo costante rappresenta un primo e semplice passo verso una più approfondita conoscenza della domanda e dell’offerta:
- L’operatore diviene, infatti, più consapevole di ciò che sta succedendo e ha a disposizione le informazioni per compiere le scelte più efficaci.
Quando possibile, gli operatori dovrebbero inoltre strutturare un processo di monitoraggio dei dati a loro disposizione: in primis la profilazione dei clienti, oltre, ad esempio, controllando la propria reputazione on-line – direttamente o attraverso software appositamente creati allo scopo –, raccogliendo:
- Le opinioni della propria clientela per coglierne le esigenze.
- Rafforzare i punti di forza del proprio servizio.
- Lavorare su quelli deboli per migliorarli.