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Noi siamo ciò che mangiamo e mangiamo quello che desideriamo conoscere

 

Il desiderio da parte dei viaggiatori di scoprire i prodotti, le specialità culinarie e le culture locali rimane forte. L’anno scorso (2020), purtroppo, siamo stati certamente limitati nel fare vacanza; ma questo interesse c’è, come dimostrano i dati, e possiamo solo immaginarci quanto sarebbe potuto crescere se non ci fosse stato l’ultimo anno. Cosa ricerca oggi il turista? Desidera essere coinvolto attivamente, in prima persona. Un ottimo esempio in tal senso è la vendemmia attiva, proposta nuova ed interessante per il mercato italiano. I decreti sull’enoturismo hanno dato un forte stimolo, poiché hanno liberalizzato un’attività che prima era molto più limitata, a differenza di quanto avveniva all’estero. Ci stiamo avvicinando poco alla volta ai Paesi stranieri; basti pensare che già a settembre di quest’anno sono state numerose le cantine che hanno deciso di pro-porre questa esperienza al pubblico. E certamente è stata gradita, perché oggi il turista, come ho detto in precedenza, vuole sentirsi ed essere coinvolto. La vendemmia è solo una delle possibili proposte; abbiamo riscontrato un elevato gradimento anche verso la raccolta delle olive, e proposte che abbinano il gusto con l’attività all’aria aperta. In primis in bicicletta: la propensione all’utilizzo per visitare i luoghi di produzione è raddoppiata dal 2019 ad oggi. Numerose sono le destinazioni che stanno “cavalcando” questa tendenza, investendovi risorse: penso a Parma, all’Abruzzo, all’area di Montepulciano… Negli Stati Uniti questa proposta si è già affermata, con le cantine che vendono, ad esempio, gadget per i ciclisti. Questo interesse verso la scoperta delle aree rurali lo ritroviamo anche nei food e wine trekking, proposte verso le quali c’è un crescente apprezzamento. Vorrei citare come esempio quanto fatto nelle Langhe, che ha creato questi percorsi inserendo anche cantine che offrono ristorazione. O il museo in vigna del Castello di Grinzane di Cavour, di recente apertura, che si discosta dalla tradizionale idea dei percorsi espositivi negli spazi chiusi. Questo desiderio di vivere esperienze all’aperto, in luoghi di grande fascino come vigenti, uliveti, è testimoniato anche dalla voglia dei turisti di svolgervi qui dei picnic , magari a base di prodotti locali. Passiamo oltre, e sempre in merito al coinvolgimento non posso non citare il tema dell’edutainment, ossia dell’imparare divertendosi, di cui le escape room a tema enogastronomico sono un esempio. Nascono, si creano nuovi luoghi e nuovi spazi dove possibile compiere esperienze. Gli italiani amano svolgerle in Italia, ma a volte anche all’estero; in viaggi in località balneari, così come in montagna e nelle città d’arte. Tutti binomi che meritano di essere sviluppati, poiché hanno un grande potenziale. Interessante evidenziare come, tra questi nuovi luoghi, vi siano gli alberghi tematici, assai desiderati tra i viaggiatori del Belpaese. Pensiamo ai wine hotel, come la masseria Ama-stuola in provincia di Taranto, dove i vigneti richiamano volutamente nella loro posizione le onde del mare, con gli ulivi che fanno da isole… Oppure ai glamping, campeggi di lusso che possono trovarsi nelle aree rurali. Ma l’enogastronomia va a “permeare” anche i luoghi più tradizionali della ricettività, dove la richiesta verso prodotti e specialità locali è sempre più forte. Tanto che alcuni alberghi hanno creato nuovi “gadget” enogastronomici, come presso Palazzo di Varignana. Vorrei chiudere citando due ultime tendenze. La prima riguarda gli hub enogastronomici, ossia spazi multifunzionali che offrono una serie di servizi ed esperienze e facilitano la visita al territorio ed ai luoghi di produzione. Come successo a Porto, con il WOW-World of Wine, un hub con musei dedicati al vino, ristoranti, negozi… La seconda, invece, il bleisure, ossia la commistione tra il viaggio d’affari e di piacere. Le aree rurali diventano sede di attività lavorativa, anche da parte di gruppi, combinando questa esigenza con l’amenità di questi luoghi.

 

Garibaldi, R. (2022). “Noi siamo ciò che mangiamo e mangiamo quello che desideriamo conoscere” in M. Colleoni, M. Bernardi (a cura di), Le sfide della ripresa turistica. Esperti e operatori del settore a confronto. Franco Angeli: Milano. ISBN: 9788835142188