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Il turismo enogastronomico in Catalunya

Patrick Torrent, Executive director of the Catalan Tourist Board

L’enogastronomia rappresenta una delle principali attrazioni per chi visita la nostra regione. Le nostre maggiori preoccupazioni sono quindi legate alle restrizioni possibili della mobilità delle persone e all’apertura dei ristoranti, i quali rappresentano un elemento essenziale dell’esperienza turistica.

La nostra speranza è che possano riaprire anche prima di altre attrazioni. Per far fronte alle limitazioni dovute alla pandemia di COVID-19, i ristoratori hanno fatto e stanno facendo tutto il possibile, ad esempio riorganizzandosi con il servizio d’asporto. Tuttavia, nonostante i grandi cambiamenti resi necessari da questa emergenza, potrebbero sorgere nuove opportunità. Una delle nostre proposte di maggior successo negli ultimi anni è stata «Benvinguts a Pagès» (Benvenuti in fattoria). Si tratta di iniziative organizzati nelle aree rurali durante i quali i partecipanti possono vedere concretamente come vengono prodotte alcune delle tipicità catalane più note. C’è spazio per ampliare e migliorare in futuro questa proposta. La nostra regione offre numerose tipologie di esperienze, che attraggono un pubblico variegato di turisti e residenti. Questa è una delle nostre più grandi risorse e una delle nostre migliori value proposition.

Riteniamo sia importante riaprire i ristoranti prima di cantine o negozi gourmet poiché rappresentano gli ambasciatori della nostra regione.

Sappiamo bene quanto sia difficile controllare il comportamento degli ospiti e garantire la loro sicurezza; è un argomento molto delicato. I ristoranti più piccoli con una cucina di qualità stanno andando meglio e, in un certo senso, stanno guidando la ripresa del settore. Molti potrebbero pensare che gli esercizi con soli 10-20 tavoli siano a maggiore rischio di chiusura, ma crediamo che, quando la situazione volgerà al meglio, si presenteranno nuove e maggiori opportunità. Chi saprà offrire esperienze memorabili – ad esempio, con chef che si recano al tavolo dei clienti o l’essere in luoghi rurali – ed in gruppi ristretti potrà godere di un qualche vantaggio, cogliendo in anticipo le nuove preferenze dei consumatori. I ristoranti gourmet o di maggiori dimensioni sono quelli che potranno rischiare di più, poiché la loro clientela è quasi esclusivamente composta da stranieri.

Ci aspettiamo che la ripresa del turismo sarà guidata dai ristoranti locali, le cui proposte saranno apprezzate sia dai turisti che dai residenti. Per favorire la ripartenza del settore avevamo lanciato, tra giugno e settembre 2020, la campagna «Open Your Five Senses», che enfatizzava maggiormente le dimensioni del divertimento e dell’innovazione. Purtroppo, quando alla fine del mese di settembre sono state reintrodotte restrizioni alla mobilità, siamo stati costretti a sospenderla. Stiamo costantemente monitorando la situazione attendendoci a quanto indicato dal Governo, e prevediamo di riprendere la campagna quando sarà possibile. Abbiamo inoltre un’altra campagna che promuove la cultura catalana, le sue tradizioni più antiche.

Promuovere esperienze culinarie al ristorante è oggi divenuto più difficile; le persone, purtroppo, spesso sono costrette a lavorare meno e hanno una minore disponibilità economica. Ma siamo convinti che l’enogastronomia sopravvivrà, perché è una parte essenziale di ciò che siamo. Il mangiare fuori casa fa parte della nostra cultura, è un modo di stare con amici e parenti. Abbiamo proposte per tutte le fasce di prezzo. Sappiamo, purtroppo, che molti ristoranti potrebbero chiudere, ma altri ne apriranno. È e sarà la qualità delle nostre proposte a fare la differenza, ciò che ci permetterà di salvare il settore della ristorazione.

La pandemia di COVID-19 ha cambiato profondamente l’industria del turismo. Nuove tendenze si sono affermate, come la voglia di esperienze all’aria aperta, il turismo slow e locale per arginare il fenomeno dell’overtourism, i viaggi esclusivi.

Anche la Catalunya, come destinazione enogastronomica, è interessata da questi cambiamenti. Le nostre imprese hanno modificato e migliorato la propria offerta per soddisfare le nuove esigenze dei clienti. Negli ultimi mesi, le esperienze a tema sono aumentate in numero e si sono diversificate. Ad esempio, numerose sono state le cantine che hanno creato wine bar nei vigneti, organizzato concerti e nuove attività all’aperto. Le strutture ricettive presenti nelle aree rurali hanno realizzato pacchetti specifici con proposte per chi lavora a distanza e/o soggiorni per i più anziani che desiderano vivere fuori dalla città e sentirsi più sicuri.

I ristoranti si sono impegnati ad aumentare e migliorando il servizio di asporto, portando la qualità che caratterizza le loro pietanze direttamente nelle case dei propri clienti. Gli operatori turistici, inoltre, hanno riorientato la loro offerta verso i turisti locali (principalmente catalani e spagnoli), che sono diventati i principali sostenitori della nostra regione, trasformandosi così in ambasciatori dei nostri prodotti e dei nostri servizi.

Siamo sicuri che queste esperienze innovative e locali saranno in futuro sempre più e contribuiranno a promuovere la Catalunya come destinazione enogastronomica di qualità.

 

Estratto dal Rapporto sul Turismo enogastronomico Italiano Trend e Tendenze a cura di Roberta Garibaldi.

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